Weekly Playlist N.01 (2020)

 

Allora, cosa ci hanno portato finora questi tanto chiacchierati anni Venti in cui siamo appena entrati, oltre ad un papabile terzo conflitto mondiale e a gruppi portoghesi in aria di pulizia contatti su Instagram? Dai, non fate quelle facce sconsolate e sostituite la risposta “niente…” già in canna con “la stilosissima prima playlist dell’anno su Pagan Storm Webzine!”, poiché lo staff è ufficialmente tornato al lavoro per garantirvi ogni settimana dieci proposte per sette giorni di continua (ri)scoperta.
Come potete notare scorrendo i vari brani di oggi, gli anniversari di inizio gennaio si sono un po’ ammucchiati in un angolo in attesa che qualcuno ne parlasse, ed oltre a queste ben cinque ricorrenze tutt’altro che prevedibili per l’occasione abbiamo pure un discreto menù di cose ascoltate (o anche solo annunciate) nel corso delle ultime due settimane. A dare fuoco alle polveri in questo nuovo decennio abbiamo innanzitutto un’accoppiata di nomi imprescindibili del panorama finlandese con due opere datate 2010, oggi inclusi non per ricorrenza (che arriverà al momento opportuno) ma in quanto impegnati entrambi nei preparativi per dei nuovi attesissimi full-length sui quali, purtroppo, nulla è ancora dato sapere – se non che la nazionalità non è assolutamente l’unico elemento comune: questa carenza ci dà comunque modo di iniziare l’anno nuovo con le sberle tirate dai beneamati Finntroll in “Solsagan”, memorabile one hit wonder che apriva Nifelvind”; c’è solo da augurarsi che i bagordi in quel di Helsinki non siano troppo devastanti, dato che oltre a dover consegnare il materiale entro il 14 agosto l’impegnatissimo Trollhorn deve pure lavorare alla produzione del nuovo disco dei suoi amichetti October Falls (dopo averci già registrato il basso al posto di Sami Hinkka), altri tipi piuttosto taciturni e che quindi apprezziamo parecchio, oggi nel terzo atto del terzo album A Collapse Of Faith”.
Chi già conosce a menadito queste due bombe nordiche può sempre buttare un occhio al nostro calendario delle uscite del 2020 ormai ben avviato, e magari constatare quanto bella roba verrà fuori venerdì 24: giusto per fare due esempi, la solita Finlandia ci regalerà il più che promettente sophomore record degli Aethyrick, battezzato Gnosis” e provvisto (anche) della notevole “Stellar Flesh”, mentre Grief” sarà il titolo sia del nuovo disco dei russi Sivyj Yar e sia del corposo pezzo che sentirete circa cinque minuti dopo avere iniziato la playlist. La vicina Ucraina non rimane però certo a guardare, dal momento che il silenzio ormai quasi decennale attorno al monicker Ygg è stato interrotto con l’esplosiva “The Last Scald” in anteprima e dalla promessa di un album omonimo del quale sicuramente sentirete parlare nei primi mesi di quest’anno.
Un piccolo intervallo per espletare le proprie funzioni corporee come fisiologicamente si conviene e si riprende con la seconda manche della selezione, interamente composta dai primi anniversari dell’annata a cominciare da due schegge impazzite dell’ormai nemmeno più così vicino 2010: uscito in quel periodo ma per forza di cose qui recensito per farlo riscoprire sei anni dopo, l’attuale ultimo parto dei russi Temnozor si chiama Haunted Dreamscapes” e contiene roba del livello di “Evilgod’s Raven”, quindi poche storie e recuperatelo; altro progetto divenuto col tempo una preferenza assoluta della redazione è quello dei Cosmic Church, il quale esordiva su full-length esattamente un decennio fa con Absoluutin Lävistämä” facendoci provare il gelo finlandese grazie a pezzi come “Osa III – Valonkantajan Timanttinen Kruunu”. Dritto dritto dal 2005 arriva invece Le Secret”, scardinante EP col quale Neige affina sempre più i suoi Alcest componendo i dodici minuti di “Élévation”, opera alquanto inaspettata al tempo e nondimeno oggi per chi conosce solo la discografia più recente dell act francese. Un altro lustro indietro e siamo già al 2000, che ha visto tra gli altri la pubblicazione dell’unico album in casa Weakling, Dead As Dreams”, classico di ciò che sarebbe stato il Black Metal a stelle e strisce che vi consigliamo di approfondire nel caso non lo conosciate facendovi ascoltare “Cut Their Grain And Place Fire Therein”. Concludiamo infine la carrellata passatista della giornata con il debutto di un nome ormai storico d’Oltralpe, quell’Ultima Thulée” che venticinque anni fa ci faceva presagire solo in minimissima parte cosa avrebbero combinato quei matti dei Blut Aus Nord e dal quale lo staff propone verso la fine della playlist l’impervia “On The Way To Vigrid”.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Finntroll“Solsagan” (from Nifelvind”, Century Media Records 2010)

2. Sivyj Yar“Grief” (from Grief”, Avantgarde Music 2020)

3. Temnozor“Evilgod’s Raven” (from Haunted Dreamscapes”, Eastside Records 2010)

4. Weakling“Cut Their Grain And Place Fire Therein” (from Dead As Dreams”, Tumult Records 2000)

5. Aethyrick“Stellar Flesh” (from Gnosis”, The Sinister Flame Records 2020)

6. Alcest“Élévation” (from Le Secret” (EP), Drakkar Productions 2005)

7. Cosmic Church“Osa III – Valonkantajan Timanttinen Kruunu” (from Absoluutin Lävistämä”, Grievantee Productions 2010)

8. Blut Aus Nord“On The Way To Vigrid” (from Ultima Thulée”, Impure Creations Records 1995)

9. October Falls“A Collapse Of Faith III” (from A Collapse Of Faith”, Debemur Morti Productions 2010)

10. Ygg“The Last Scald” (from The Last Scald”, Ashen Dominion 2020)

Michele “Ordog” Finelli

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